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Cenni storici

Al turista di passaggio tra queste colline non può sfuggire l’in­solito profilo di Camagna, dominato com’è dalla sua chiesa parrocchiale: la maestosa cupola ottocentesca dell’architetto Crescentino Caselli riprende la struttura messa a punto pochi anni prima dal suo illustre maestro Antonelli nella cupola di San Gaudenzio a Novara. Se è difficile risalire con certezza alle origini di questo edificio, situate in un periodo storico che va dal V all’ VII sec., è però documentata l’esistenza di insediamenti romani e goti in tutta l’area comunale di Camagna, come dimostrano i frequenti toponimi di cui è ricca tutta la zona. Di impianto romano risulta la strada che unisce Occimiano a Fubine, passando per Conzano, Camagna e Cuccaro e lo stesso toponimo CAMAGNA potrebbe presenta­re un’origine romana, da CA(casa) – MANIA (dal personale romano Manius), anziché altomedioevale, da CA’ MAGNA (Casa grande). Ai tempi delle invasioni barbariche si fusero alla popolazione locale Goti e Longobardi e, col passare dei secoli, sorsero così molti dei nostri borghi medioevali, com­preso Camagna. A partire, probabilmente, da Carlo Magno e attraverso successive donazioni, i territori che comprendono l’attuale comune di Camagna appartennero, dal XII sec., agli Aleramici, che li trasmisero ai Paleologi ed ai Gonzaga. Questi ultimi mostrarono di gradire particolarmente i vini pro­dotti già allora a Camagna, ordinando sovente barbera e gri­gnolino per la cantina del loro castello di Casale.
Camagna si sviluppa su un colle che, situato tra i torrenti Rotaldo e Grana, raggiunge i 261 m. di altitudine ed offre un panorama stupendo: i paesi di Conzano, Lu, Cuccaro e Vignale dal versante sud, Olivola, Frassinello, Rosignano, Cellamonte e Terruggia dal lato opposto, il tutto delimitato in lontananza dalla catena delle Alpi e dall’Appennino Ligure, che racchiudono lo sguardo in una cornice ideale.
Intorno alla chiesa e ad un castello medioevale che ora non esiste più, il borgo di Camagna si è sviluppato in modo concentrico, con strette vie che raggiungono la cima del colle, sulle quali si affacciano la case di tufo e mattoni tipiche di questa zona.
In lontananza Camagna si mostra invece, in tutta la sua estensione, mettendo ben in vista i suoi edifici principali: la chiesa parrocchiale e “il castello”, ovvero l’edificio che ne ha preso il posto dopo che, con l’estinzione della famiglia degli ultimi feudatari, i marchesi Grisella, venne ditrutto e trasformato l’antico maniero.
Un piccolo fienile, situato in via Rocca e forse risalente al XIV o XV secolo, resta a testimonianza del passato.

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Ultima modifica: 28 Novembre 2019 alle 14:20
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